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[…] [1] Una delle conseguenze immediate e inevitabili di questa guerra in cui l’informazione sul conflitto è soggetta alla censura primaria degli Stati Maggiori, alla censura secondaria delle multinazionali dei media, e alle casse di risonanza e propaganda dei social network è che qualsiasi aderenza ai fatti garantisce solo gradi variabili di certezza, gradienti di probabilità. La difficoltà è enorme anche se guardiamo alle narrazioni di guerra delle parti in conflitto. Tuttavia, è necessario fare un lavoro critico di smontaggio e confutazione, moltiplicando i problemi e mostrando le inconsistenze e le falsità delle narrazioni egemoniche. Questa critica preliminare è necessaria per una comprensione della guerra in Ucraina che sia compatibile con le tendenze reali del sistema-mondo. […]